Letteratura, thriller & Ingegneria,
ovvero:
EDGAR HORATIO WALLACE,
INGEGNERIA
DEL THRILLER
Vorrei con
il presente articolo proporre “ex post” (o, se si preferisce, ipotizzare una
realtà “distopica” in cui gli avvenimenti deviano dal corso conosciuto della
storia e generano nuovi accadimenti e sviluppi) il conferimento di una laurea
postuma in Ingegneria, “honoris causa”, al grande scrittore di gialli e misteri
Edgar Horatio Wallace, scomparso nel 1932 e prolifico autore di trame
misteriose, sceneggiature di film e racconti gialli avvincenti e pieni di colpi
di scena.
Una delle
caratteristiche frequenti della sua narrazione riguarda l’uso frequente delle
tecnologie, i riferimenti a lavori e ritrovati dell’ingegneria dell’epoca
(dalla telefonia all’ingegneria mineraria), con un grado di approfondimento ed
un’inventiva del tutto fuori dal comune, come tenterò di illustrare nel
seguito.
1. “Biografia
di un fenomeno”
Il 10
febbraio 1932 si spegneva improvvisamente, all'età di 57 anni non ancora
compiuti, durante un soggiorno a Hollywood per la preparazione dell'ennesimo
adattamento cinematografico delle sue opere, il grande scrittore inglese di
“gialli” Edgar Horatio Wallace, probabilmente per una polmonite fulminante e
per l'effetto contemporaneo di un diabete mai curato.
Prima del
suo universalmente riconosciuto genio narrativo e di sceneggiatore “thriller”,
divenuto celebre fin dal primo esplosivo successo del romanzo giallo “The Four
Just Men” (I quattro giusti, 1905),
si distinse come “giornalista d'assalto”, capace di “stare sul pezzo”, di
“penetrare la notizia” e di fare lo “scoop” prima degli altri “inviati
speciali” (v. paragrafo sottostante).
Il re del
thriller, capace di sfornare romanzi a volontà (più di 150 opere di narrativa e
teatro al suo attivo, dal 1905 al 1931), creatore di personaggi indimenticabili
(come i “tre uomini saggi” ne “I quattro giusti” sopra citato, Mr. Reeder, il
detective Elk, Sanders, Bosambo, Evans) e trame dense di colpi di scena ed
inventiva, di vicende misteriose e di delitti apparentemente indecifrabili, si
distinse per la conoscenza e l'uso delle tecnologie più all'avanguardia del suo
tempo: oltre a divenire un pioniere del cinema sonoro (dopo svariate pellicole
sceneggiate nell'epoca del “muto”), era solito infatti attingere a piene mani
ai più recenti “ritrovati” dell'ingegneria e della tecnologia, sia per
ottimizzare il suo intenso quotidiano lavoro creativo di scrittore, sia per
l'articolazione delle sue celebri trame a “indentazione”, in cui il mistero
principale ne conteneva altri “minori” ma non meno avvincenti, secondo lo
schema a “scatole cinesi” ben descritto dalla sua principale biografa, la nuora
Margaret Lane[1]:
Proprio
questo intenso interesse verso la tecnologia e l’ingegneria, a nostro avviso,
merita un postumo riconoscimento, in una ipotesi di realtà distopica, del
titolo “honoris causa” in ingegneria ad Edgar Wallace, con le motivazioni
riassunte di seguito.
Par. 1,
Wallace inviato speciale, ovvero:
“SEGNALI
DI PACE”
Giovanissimo, nel 1899 a soli 24 anni,
diventò inviato speciale dello storico quotidiano inglese Daily Mail nel teatro
di guerra del II conflitto Anglo-Boero, in Sudafrica (1899-1902). Dopo tre anni
di guerra, il 15/05/1902 le due parti si accordarono per iniziare i negoziati
della Conferenza di Pace, in un clima di incertezza e di reciproca diffidenza,
di fragili equilibri e pronostici poco favorevoli, in cui peraltro il generale
Kitchener, comandante delle truppe britanniche, impose una rigida censura agli
organi di stampa, non volendo far trapelare illazioni o false aspettative verso
la madrepatria inglese. Wallace, sorvegliato con sospetto non solo dalla
censura britannica ma anche dai colleghi giornalisti, che ne conoscevano la
scaltrezza e l'abilità a fiutare notizie, riuscì a congegnare un sistema di
informazione “codificato” che gli consentì, sia rispetto all'andamento dei
lavori della conferenza di pace, sia soprattutto riguardo al risultato finale
della stessa, di arrivare tempestivamente alla notizia ed a trasmetterla per
primo a Londra, al suo giornale Daily Mail. Infatti, grazie all'aiuto di un suo
ex commilitone presente nel corpo di guardia dell'edificio della conferenza di
pace, Wallace riuscì a conoscere in tempo reale gli umori della conferenza di
pace ed, infine, il suo esito finale favorevole (avutosi il 31/05/1902).
Quotidianamente, all'apparenza innocente viaggiatore sulla linea ferroviaria
che percorreva la zona adiacente all'edificio della conferenza, si affacciava
svagato al finestrino e, misteriosamente, tornava indietro e trasmetteva al
Daily Mail brevi pezzi di assoluta chiarezza e pertinenza sullo stato delle
trattative. Infatti, aveva disposto che l'amico stendesse ad un filo un
fazzoletto di colore diverso a seconda del progresso delle trattative (ROSSO:
negoziato bloccato; BLU: progressi nelle trattative; BIANCO: trattato di pace
firmato) e, grazie a tale geniale “entratura”, riuscì a battere sul tempo
colleghi giornalisti di ben maggiore esperienza e a pubblicare per primo, a Londra,
la notizia della firma del Trattato di Pace.
2. Wallace ingegnere honoris causa ex post
2.1 Il “Dictaphone”
La vulcanica inventiva di scrittore
“thriller” di Edgar Wallace e l'incessante capacità di creare trame ed intrecci
narrativi, non avveniva mediante i modi di scrittura convenzionali, bensì
preferiva avvalersi dell'ultimo ritrovato dell’elettrotecnica, il cosiddetto
“Dictaphone” (evoluto in seguito nei “registratori vocali” a nastro e, da
ultimo, digitali), congegnato con cilindri magnetici e progettato da Charles S.
Tainter e Graham Bell (quest'ultimo, titolare del primo brevetto del telefono
analogico, registrato nel 1876, anche se il nostro Meucci ne aveva già
elaborato un prototipo nel 1854 senza poter però, per mancanza di fondi,
procedere alla registrazione del relativo brevetto) migliorando il
“Graphophone” inventato da Edison nel 1877 (quindi, di nuovo, copiando e
rielaborando un'invenzione altrui!).
Lo strumento che aveva a
disposizione Wallace negli anni '20 del XX secolo aveva tipicamente il seguente
aspetto:
(Modello
del 1927, foto riprodotta in accordo alla licenza
"Creative Commons" c.d. 'Attribuzione-Condividi allo stesso modo'
cod. CC BY-SA 4.0 - Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Leonardo da Vinci di Milano - Contenuti sviluppati con il contributo di Regione
Lombardia e inseriti nel catalogo regionale Lombardia Beni Culturali)
I
principali componenti fisici del Dictaphone sono i seguenti:
-supporto
fisico: cilindro di cartone rivestito in cera d'api e/o carta stagnola;
-puntina
d'incisione in grado di creare scanalature a zig-zag sulla superficie del
cilindro;
-motore per
la rotazione del cilindro;
-microfono
in grado di convogliare il suono “dettato”
-altoparlante
o cuffia in grado di far riascoltare il suono (in fase di “riproduzione”).
Il
seguente è un esempio di suadente pubblicità dell'epoca (1928) del Dictaphone,
avente come target aziende commerciali e manager desiderosi di aumentare la
produttività della propria segretaria:
Per
un'efficace descrizione del Dictaphone si rimanda al sito Internet del Museo
Nazionale della Scienza “Leonardo Da Vinci” di Milano:
http://www.museoscienza.org/dipartimenti/catalogo_collezioni/scheda_oggetto.asp?idk_in=ST120-00137&arg=Thomas%20A.%20Edison%20Inc.
2.2
Thriller con l’edificio tecnologico, ovvero: Il palazzo “cablato” e le “intercettazioni”
telefoniche
Nel
romanzo “A king by night” (1925, edizioni italiane “Il Pugnale di Cristallo”,
“Il Pugnale di Vetro”, “Il re Boginda”), Wallace crea un personaggio criminale
di evidente attualità, il “colletto bianco” e “rispettabile” finanziere signor
Fleet, il quale, dopo una lunga carriera di rapine, truffe e ricatti, ricicla il patrimonio accumulato
reinventandosi una nuova identità di finanziere e possidente, facendo costruire
un moderno palazzo direzionale (il “palazzo Trust”, la cui costruzione il
romanzo colloca nel 1911), dotato di telefoni in tutti gli uffici affittati
(cosa non banale in quell'epoca), con una diabolica particolarità nascosta:
ogni singola telefonata viene “ascoltata” e annotata da un suo tirapiedi che,
dalla stanza segreta in cui confluisce il “centro-stella” di tutti gli impianti
telefonici dell'edificio, riesce ad ascoltare tutti i segreti commerciali delle
agenzie e degli uffici affittuari, in particolare per comprendere in anticipo l'esistenza
di eventuali difficoltà economiche e di crisi di liquidità: il criminale,
infatti, non avendo perso il “vizio”, si proponeva di taglieggiare i suoi
affittuari in difficoltà offrendo loro prestiti a tassi usurai non appena ne
veniva a conoscere le difficoltà di cassa.
In questo
romanzo, inoltre, è presente una “chicca” storico-aneddotica sulla presenza
degli emigrati italiani in Gran Bretagna fin dall'inizio del '900 e sul pessimo
trattamento salariale a cui venivano sottoposti. Infatti, nel descrivere
l'attitudine all'usura del criminale “ripulito” Fleet, il poliziotto che indaga
su di lui racconta: “... E' ricco ma
avido. Vi ricordate cosa accadde quando assunse quegli operai italiani per
completare il palazzo? Ci furono ben tre scioperi prima che i lavori fossero
terminati. Li pagava pochissimo e li alloggiava e li sfamava alla meno peggio.
Ci furono svariati disordini.” (libera traduzione, NdA).
2.3 L'ingegneria
mineraria ed il dissesto idrogeologico
Nel
romanzo “The Flying Fifty-Five” (1922, edizione italiana in corso di
pubblicazione), che fa parte di un ciclo di romanzi ambientati nel mondo delle
corse e degli ippodromi, la trama di Wallace, discostandosi alquanto dai
classici gialli che lo hanno reso famoso, è in realtà un'avventura a lieto fine
in cui i due protagonisti (Stella Barrington, giovane e tenace proprietaria di
una piccola scuderia, ed il suo allenatore di cavalli e capo-scuderia Bill
Lord, un ex “barbone” che trova alloggio da lei, salvandosi dall'inseguimento
di altri balordi), devono combattere le insidie e le scorrettezze di un ricco
possidente dalla oscure origini, Jacques Gregory, molto chiacchierato e
circondato da una fama poco raccomandabile, il quale tenta in tutti i modi,
senza successo, di sedurre la ragazza,
truccare le corse ai danni della scuderia di Stella e persino uccidere il suo
capo-scuderia.
Il
romanzo, dalla trama leggera e poco impegnativa, comunque interessante per la
capacità di “dipingere” una folta galleria di personaggi e situazioni di forte
impatto storico e sociologico, assai rappresentativa della società inglese
dell'epoca, descrive gli investimenti operati dal perfido Jacques Gregory con i
proventi delle sue oscure attività precedenti il suo ingresso nell'alta società
e, tra essi, descrive la problematica del calo di produttività delle miniere di
carbone da lui possedute: “... Sir
Jacques Gregory, ... non sarebbe affatto potuto diventarne socio se non in
virtù di un incidente che gli aveva trasferito l'eredità di un suo zio, in un
momento di grande magra delle sue finanze. E con tale eredità, era arrivata la
maggioranza del pacchetto azionario della miniera di carbone di Sunderfield,
l'unica delle sue imprese veramente in attivo.” A un certo punto della
storia, il “cattivo” incontra una serie di traversie, e tenta di vendere in
fretta e furia il suo pacchetto azionario, ma il suo agente non riesce
nell'impresa: “... hanno messo in giro la
voce che le miniere di Sunderfield sono state inondate in profondità e che i
suoi sistemi di pompaggio non riescono a ripristinare il livello dell'acqua.
Secondo la menzogna che ho sentito, gli scavi avrebbero intercettato un fiume
sotterraneo. L'agenzia Pennyfathers ha chiuso gli scambi prima che potessi
procedere alla vendita. Stanno agendo per conto di un uomo che probabilmente
conosce - Jonah Urquhart. E' un esperto di corse di cavalli, vero?” (Questo
Jonah Urquhart è uno dei “deus ex machina” della storia, tenace uomo d'affari
scozzese che si schiera dalla parte dei “buoni” contro le trame del malvagio
Gregory, NdA). E infatti “...I tre
livelli delle miniere carbonifere di Sunderfield erano tutti allagati. Con una
costosa installazione di macchinari di pompaggio si poteva forse riuscire a far
defluire l'acqua, ma senza garanzia di riuscita. Anche a tutta velocità, le
pompe esistenti non riuscivano ad arrestare gli attuali allagamenti; e ci
sarebbero voluti almeno due anni prima che Sunderfield potesse tornare in
attivo.”. In epoche precedenti, pur essendo stati messi in guardia da alcuni
saggi del posto sulla probabile esistenza di falde acquifere sotterranee,
coloro che realizzarono le miniere non ne tennero conto: “....Essi avevano scommesso contro l'effettiva
esistenza del fiume sotterraneo profondo centinaia di metri e creatosi da migliaia
di anni, lasciando che a pagare tale scommessa perduta fossero le generazioni
successive.”
Dallo
schema-tipo di scuola di una miniera di carbone risulta infatti:
(Paci/Paci,
Progettare e Fare, Ed. Zanichelli 2011)
Come riportato in letteratura tecnica,
infatti, nella progettazione e gestione di un sito di estrazione carbonifera i
rischi da fronteggiare e gestire sono così sintetizzabili:
1) Rischio-allagamento
delle gallerie proveniente dalle falde
idriche sotterranee;
2) Funzionamento dei
sistemi di circolazione forzata dell'aria;
3) Formazione di composti infiammabili
in caso di sacche e fughe di GAS METANO nelle
gallerie;
4) Rischio sanitario Silicosi a
carico degli operai, per la prolungata esposizione all'inspirazione di polveri;
5) Rischio frana per porzioni di
galleria.
Riportiamo di seguito una galleria
fotografica del lavoro in miniera di inizio ‘900, che fornisce solo un’idea
delle condizioni lavorative a cui quei lavoratori erano sottoposti:
(The New
International Encyclopædia, v.5, 1905, p.72 - due minatori con tagliatrice
elettrica a catena, intenti ad un “taglio d'angolo”)
(Alcuni minatori al
lavoro nella miniera di carbone di Tilmanstone, Inghilterra, foto non datata -
Sasha/Getty Images)
(Lewis Hine, Scavatore
in una miniera di carbone del West Virginia, 1908 – lo stesso Stato in cui, nel
1907, morirono ca. 400 minatori, in gran parte di origine italiana, a causa del
crollo di molte gallerie per una esplosione di una miscela di metano. La piaga
del lavoro minorile era così diffusa che, in occasione della strage del West
Virginia, il numero esatto dei morti non fu mai accertato per il gran numero
dei minorenni non censiti presenti in miniera).
Riquadro /
Sintesi bio-bibliografica:
Anni
|
Biografia
|
Selez. Opere
principali
|
Eventi Storia
contemporanea
|
1875-1899
|
Nasce nel 1875, dall’attrice teatrale Polly Richards,
che lo affida da subito alla famiglia Freeman, povera e numerosa, come la
media della popolazione inglese di quella zona del lungo-Tamigi di Londra. Dopo
una giovinezza trascorsa tra molti lavoretti manuali e un’inconfessata
passione per la letteratura ed il teatro, si arruola nell’Esercito inglese,
ruolo sanità, e viene inviato nella colonia del Sudafrica.
|
Fin da giovane, si
diletta di poesia e di composizioni in rima destinate a canzoni teatrali.
Nel
1897-1898 ottiene la pubblicazione di alcune poesie su quotidiani e
settimanali locali di Città del Capo.
|
- Austria, 1875,
Nikola Tesla si iscrive alla Facoltà di Ingegneria Elettrica del Politecnico
di Graz.
- Giappone, 1875,
fondazione delle industrie Tanaka, poi Toshiba
- Russia, 1894, sale
al trono Nicola II, ultimo Zar detronizzato poi nel 1917 dalla rivoluzione
bolscevica.
- Italia, 6-9 maggio
1898, Moti di Milano e strage di decine di manifestanti.
|
Nov.
1899, Wallace arriva sullo
scenario della guerra Anglo-Boera.
Lug. 1901, viene pubblicato il suo articolo, sottratto alla
preventiva censura militare, e contenente la notizia di presunte uccisioni di
soldati inglesi feriti da parte dei Boeri. Il clamore suscitato provocò
interpellanze parlamentari e una ferma reazione del generale Kitchener,
comandante delle truppe britanniche, che chiese ulteriori restrizioni della
censura militare sui giornalisti di guerra. Edgar viene menzionato anche su
altri giornali britannici.
Apr.
1902: iniziano i negoziati
di pace a Pretoria, nell'abitazione di Kitchener, tra quest'ultimo ed i capi
del Transvaal Boero. Nella successiva Conferenza di pace, grazie a Wallace,
solo il Daily Mail riesce a fornire il polso dei progressi del negoziato,
anche se il luogo era accuratamente sorvegl33iato (cfr. Riq. “SEGNALI DI
PACE”)..
Ott.
1902: diventato famoso per
la tempestività dei suoi reportage, viene nominato direttore del Rand Daily
Mail di Johannesburg. Wallace si mette subito in evidenza per munificenza e
capacità di spesa, cambia casa e si appassiona alle corse dei cavalli,
ingaggia numerosi corrispondenti esteri e frequenta il teatro locale.
1903: tornato a Londra, prosegue la carriera di inviato
estero, con crescente successo; per tutta la Grande Guerra fu corrispondente
di guerra del Birmingham Post.
A Londra, il tenore di vita lo
copre di debiti, che riesce a malapena a colmare con i proventi dei best
sellers gialli.
Negli anni ’20 riesce a
debuttare anche a teatro, con alterne fortune, ma il suo nome di scrittore
thriller è sempre più celebre.
La nascente industria
cinematografica (inizialmente con film muti e poi con i primi sonori) lo
ingaggia come sceneggiatore.
Segna svariati record di
romanzi pubblicati e film tratti dai suoi romanzi.
1932: durante un agognato
soggiorno a Hollywood che avrebbe dovuto segnarne la consacrazione, muore
improvvisamente di polmonite doppia.
RESTA IRRISOLTO L’ULTIMO GIALLO DELLA SUA VITA, QUELLO DELLA SCENEGGIATURA DEL FILM “KING KONG”,
CHE LASCIA IN BOZZA E VERRA’ POI SVILUPPATA DA ALTRI, TRASFORMANDOSI NELL’INCROLLABILE
SUCCESSO CINEMATOGRAFICO ANCORA OGGI IN ESSERE.
GLI INGENTI DEBITI LASCIATI AGLI EREDI VENGONO IN REALTA’ COLMATI IN
POCHI MESI GRAZIE ALLE ROYALTIES DEI ROMANZI.
|
1900: i suoi articoli
cominciano ad esser pubblicati sui quotidiani di Londra Daily Mail e Daily
Newa. Durante una visita in licenza in Inghilterra, viene intervistato dal
quotidiano locale della piccola città di Dewsbury per aver pubblicato una
poesia in onore di Kipling;
pubblica
il libro di poesie “Writ in Barracks” (ignorato dalla critica).
1904: termina la sua opera teatrale dedicata
a Cecil Rhodes e intitolata “An African Millionaire”, destinata ad esser
rappresentata all'Opera House di Città del Capo (solo per sei notti, poiché
risultò in un fiasco).
1905: pubblica
“The four just men”.
Dal 1908 inizia una
febbrile e prodigiosa attività di scrittore di thriller, di opere teatrali e
di sceneggiature cinematografiche dei propri romanzi, tra cui i best-sellers:
1. The Council Of Justice (1908)
(IT. Il consiglio dei quattro.)
2. The Just Men of Cordova (1918)
(IT. I giusti di Cordova)
3. The Law of the Just Men (1921)
(IT. La legge dei quattro.)
4.The Three Just Men (1924)
(IT. I tre giusti)
5. Again the Three (1928)
(IT. Il ritorno dei tre)
6.The Green Rust (1919)
(IT. La ruggine
verde)
7. The Fourth Plague (1913) or
Red Hand
(IT. Il quarto flagello)
8.A Debt Discharged (1916)
(IT. I falsari)
9.The Clue Of The Twisted Candle
(1918)
(IT. Il mistero
della candela ritorta)
10. The Man Who Knew (1918)
(IT. L'uomo che
sapeva)
11. Down Under Donovan (1918)
(IT. Forza Donovan)
12.
The Daffodil Mystery (1920) or The Daffodil Murder
(IT. Il mistero del
narciso)
13. Jack O'Judgment (1920)
(IT. Il fante di
fiori)
14. The Crimson Circle (1922)
IT. Il cerchio
scarlatto.
15.
The Angel Of Terror (1922) or The Destroying Angel
(IT. L'angelo del
terrore)
16. The Valley of Ghosts (1922)
IT. La valle degli
spiriti.
17. The Green Archer (1923)
(IT. L'arciere
fantasma)
18.
The Clue Of The New Pin (1923)
(IT. L'enigma dello spillo.)
19. Captains Of Souls (1923)
(IT. L'uomo dai due
corpi)
20.
The Dark Eyes Of London (1924) or The Croakers
(IT. Il testamento
di Gordon Stuart)
21. The Orator (1928)
(IT. Orator il
taciturno.)
22.
The Gunner (1928) or Gunman's Bluff or Children of the poor
(IT. Il signore
della notte)
23.
The Man At The Carlton (1931) or His Devoted Squirer or The Mystery of
Mary Grier
(IT. Il bandito
invisibile)
24.
The Frightened Lady (1932) or The Case of the Frightened Lady or
Criminal At Large or The Mistery of Frightened Lady
(IT. Il laccio rosso)
|
Turchia, 1911-12: guerra Italo-Turca.
Portogallo, 1911: 2° Paese europeo, dopo
la Francia, a proclamare la repubblica.
1914-1918: I Guerra Mondiale.
Russia, 1917: Rivoluzione d’ottobre
Irlanda, 1919-1921: guerra
d’indipendenza.
Italia, 1922-1925: dalla marcia su Roma
al delitto Matteotti, escalation della dittatura.
USA, 1927: costruzione del 1° Juke-box.
Gran Bretagna, 1928, Fleming scopre il
primo Antibiotico, la Penicillina.
USA, 1929, 29 ottobre: caduta di Wall
Street e inizio della Grande Depressione.
Gran Bretagna, 1931: firma dello “Statuto
di Westminster”, che riconosce la definitiva indipendenza del Canada e di
altre ex colonie.
USA, 1930: i fratelli Warners producono
il primo film sonoro e a colori su schermo di dimensione cinematografica.
L’astronomo Clyde Tombaugh scopre il
pianeta Plutone.
Italia, 1931, 12 ottobre: Marconi esegue
la dimostrazione pubblica del funzionamento della trasmissione-radio tra
Italia e Brasile.
|
[1] Margaret Lane (1907-1994), giornalista e scrittrice, che,
un anno prima di divorziare dal figlio di Edgar Wallace, Bryan Wallace,
pubblicò nel 1938 “Edgar Wallace, Biografia di un Fenomeno”, poi ripubblicata e
rivisitata nel 1964.